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Club Taurino Italiano

La solitudine del torero

 

16 maggio 2018

 

Da fuori, il ruedo è di sabbia perfetta. Con due cerchi perfetti verso l'esterno che vengono disegnati prima e a metà di ogni corrida. 

C'è tanta cura. Viene bagnato perché non sia tanto polveroso, la sabbia negli occhi è pericolosa. Tutti lo guardano e per tutti è il posto verso cui porre tutta l’attenzione. 

Si accede tramite piccoli portoni quando le cose sono tranquille. Fino a che da uno dei portoni entra il toro. Allora non si entra che da uno dei burladeros. Piccole fessure di legno dove il toro non può passare. 

Allo stesso modo la vita del torero è perfetta. È un eroe. Guadagna molto, è popolare, è ammirato. Coraggioso, fatale, letale.

Quando dopo la corrida cammini dentro il ruedo, non è così perfetto. Ci sono sigarette spente, buche, pezzi di ventaglio abbandonati. E la sensazione è strana. 

Se chiudi gli occhi, ti giri un momento e li riapri allora las gradas (le gradinate) sono tutte uguali. E non sai più da che parte stai guardando. Solo il sole e la collocazione della presidencia ti aiuta. Sol y sombra, otra vez

 

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C'è una strana energia in quel pezzo di terra imperfetto e poco accogliente. Fa caldo. Il sole di mezzogiorno ti fa sentire che la terra scotta sotto il piede. Te ne entra un pochino e dà fastidio e ti viene in mente che il torero ci sta con una scarpa simile a una ballerina. Chissà se anche lui sente il caldo sotto il piede. 

Con la plaza vuota fa già effetto.  Spaventa. Anche solo a immaginare cento persone. Ma in realtà ce ne stanno migliaia. Tante migliaia. E spaventa più di un palcoscenico. In quello puoi girarti o guardare qualcuno delle prime file che annuisce. Lì non puoi ed è meglio che ti concentri.  

L'unica protezione del torero è un pezzo di elegante stoffa contro 550 chili di toro che corre. 

Spettacolo cruento, sì. Ci sono altri ad aiutarlo, sì. Va bene, ma in quei secondi non c'è nessuno. 

C'è lui e un toro che corre. Ah, e la gente da accontentare. Perché se non è elegante, se il toro non passa vicino, se la veronica non è completa la gente fischia. 

E se il toro non si fa ammaliare dalla stoffa rossa? E se non corre?

Tutto gira attorno al toro. Davvero. L'ho capito solo recentemente. Quasi sempre è la vittima sacrificale ma è anche il re de la fiesta. Senza il toro non c'è nulla. 

E se è bravo il torero trionfa. Ma se parece una vaca allora il torero viene fischiato. Poco importa se anche il peggior toro ti può uccidere. 

E più è famoso, più ha successo, più guadagna e più il pubblico è esigente. E non gli regala nulla. Anzi, lo fischia, lo insulta, anche se sta provando a far il meglio. Se il toro non balla assieme a lui, lui non è nulla. 

E vanno bene gli aiutanti, i medici fuori, la cuadrilla che scatta se anche solo gli scivola un piede. In quel momento è solo. E chissà se sente gli insulti o se si sente solo un artista. 

 

Rodolfo

 

 

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