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Club Taurino Italiano

"Tardes de soledad": anteprima italiana del film di Albert Serra

7 dicembre 2024

 

Albert Serra è un regista catalano che spinto dalla curiosità per il mondo taurino e la sua antica passione, ha dedicato il suo ultimo lavoro ad un film-documentario dedicato alla corrida. Questo è basato su una serie di riprese “dal vivo” realizzate al fianco di Roca Rey e la sua cuadrilla durante vari mesi e che sono poi state assemblate per fare un film dove a parlare sono le voci in “diretta” del torero e anche del toro. Nonostante lo scetticismo iniziale questo film gli ha permesso di vincere il prestigioso premio cinematografico “Concha de Oro” del Film Festival di San Sebastian lo scorso settembre.

Ho visto il film in anteprima  in uno spettacolo a fine novembre, credo, organizzato per cinefili dalla Cineteca di Milano che gestisce tre cinema  e organizza i “Filmaker Festival” proponendo opere non commerciali italiane ed estere.

Il regista catalano Albert Serra affronta la drammatica sfida fra Andrés Roca Rey e i tori cercando di descriverla con la maggior neutralità possibile: né pro né contro il Toreo.

L’opera è impattante: ti fa vivere accanto ad Andrés da quando indossa il traje de luces, quando discute sul risultato di una corrida con la cuadrilla, mentre si sposta da una città  all’altra, quando adegua la Lidia alle condizioni dei tori, quando impreca contro il manso o contro il bronco o quando viene drammaticamente “cojido” oppure quando si appresta a “entrar a matar”..

Alla fine dello spettacolo i presenti hanno tiepidamente applaudito. Per me il film va  assolutamente visto (forse in Spagna o Francia, in Italia non so..).

Credo comunque che “Tardes de soledad” non farà cambiare idea ai settari animalisti, anzi li convincerà ancora di più di “essere dalla parte della ragione”, tutt’al più stimolerà qualche   spettatore  ad interessarsi alla Tauromachia.

Per la massa degli indifferenti sarà una delle  tante pellicole che si proiettano solo  un paio di giorni,  si vedono e si dimenticano due ore dopo..

Mi hanno detto che il giovane Maestro Roca Rey non è rimasto molto soddisfatto dopo che ha visto il film. Ne intuisco il motivo.

Il regista ha “sguinzagliato” i suoi cameramen per riprendere il torero e la cuadrilla dappertutto e a quasi tutte le ore durante un lungo periodo.  Alla fine ha fatto un dettagliato  lavoro di montaggio.

Suppongo che Serra , avendo l’idea di mettere in evidenza la “solitudine” del Matador, abbia

scelto soprattutto i momenti di difficoltà, di sfiducia, di scoraggiamento di Andrés e non i pomeriggi di successo, le uscite “a hombros”, gli applausi, i”selfie” degli entusiasti..che forse, come sicuramente sarebbe capitato a tutti noi, si aspettava.

E quindi  capisco il suo sconforto.

   

 

Amadeo

 

 

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