Nostalgia Goyesca
29 maggio 2020
Ammiro lo sforzo economico e l’impegno degli impresari per organizzare una corrida. La mia ammirazione e la stima aumentano quando gli impresari organizzano corride solenni come le goyesche flamenche, picassiane o pinzoniane.
Pur nella loro eccezionalità e legate a motivazioni o ricorrenze particolari per non intaccare la fedeltà alla tradizione e non perdere il loro significato principale ,rappresentano un valore aggiunto alla bellezza del rito della tauromaquia.
Arte che si aggiunge e non si sovrappone ad arte, e trovata la giusta misura riesce ad amplificare le emozioni di una tarde di toros.
Naturalmente tutti andiamo nella plaza per vedere ed emozionarci per la magia del torero e del toro, ma un’ arena vestita di arte scenica e sovente con musiche e canti di interpreti geniali aggiungono valore e sapore al rito eterno
Credo che il paragone più somigliante possa essere una messa solenne in una cattedrale, con tutti gli alti prelati nelle loro vesti più pregiate, con il grande organo che accompagna i cori sacri, con le navate strapiene che vivono una combinazione magica ed unica, oppure un opera lirica nell’arena di Verona o nella magia di Luxor
In piazze più piccole, come possono essere Istres o Saintes Marie de la Mer il paragone può essere quello di gustare un vino o un piatto fantastico serviti su un tavolo con tovaglie riccamente ricamate con bicchieri di cristallo e piatti di Limoges. Naturalmente gli attori unici sono i toreri ed i tori il resto è, e deve rimanere, cornice.
Il cartel è sempre di altissima qualità e, modestamente, credo che anche gli stessi toreri ci mettano un impegno speciale per onorare un grande pubblico ed un grande ambiente
La prima volta che mi sono imbattuto in una corrida per me atipica è stato il 27 2 2004 durante la feria di Primavera che si organizzava in Nimes, in un’arena coperta ma gelida, come può esserlo solo questa città in certe giornate di vento invernale. Vi era anche un festival di beneficienza a favore delle popolazioni locale, provate da un inondazione del Rodano, con la presenza di tutti i grandi toreri del tempo ( Rincon Camino, Litri, Jesulin, Cesar JIMENEZ). La corrida flamenca, con tori di Jandilla, aveva come matadore Enrique Ponce, Javier Conde e Juan Diego.
Nonostante la temperatura polare, la musica ed i toreri erano riusciti a scaldare il pubblico presente ed a noi italiani a far scoprire una dimensione nuova della corrida
La più famosa e conosciuta è senz’altro la Goyesca di Ronda, dove dal 1954 si svolge questo evento in cui matadores, banderilleros, picadores e tutti gli addetti indossano il traje goyesco disegnato dal grande pittore Francisco Goya.
L’emozione è indicibile, nel vedere in una delle più antiche arene spagnole in pietra, le quadrillas che arrivano all’arena sulle storiche carrozze trainate da splendidi cavalli andalusi e la piazza strapiena di gente elegantissima. Si respira storia, poesia, arte e passione. Un evento unico da non perdere.
Ho assistito per la prima volta nel 2010 con un trionfo meritatissimo di Francisco Rivera Ordonez con tre orejas, con tori di Zalduendo. Enrique Ponce taglio un orejas nella sua corrida numero 2.000 mentre Castella non fu fortunato con la spada. Ricordo l’arrivo all’arena con uno stupenda carrozza della nobile aficionada Duquesa de Alba.
Altra plaza mitica per la goyesca è Antequera stupenda località non a caso chiamata “ corazon de Andalucia”, che sorge ai piedi del Torcal a quasi 600 metri di altezza. Qui come da tradizione durante la Real feria di Antequera si svolge una grande tardes in una piazza stupenda, con toreri che fanno ingresso all’arena su stupende carrozze d’epoca, dove la sabbia dell’arena viene bagnata utilizzando ancora il mitico carro dei bomberos dell’inizio secolo.
In questa plaza, dove all’interno della stessa è inserito uno dei migliori ristoranti taurini, mi sono emozionato in una assolata tarde del 26 8 2018 nel vedere Morante de la Puebla, Jose Maria Manzanares e Jimenez Fortes (che sostituiva Cayetano) con tori di Fermín Bohórquez, Garcigrande y Domingo Hernández.
Ho assistito ad un’importante faena di Manzanares con doppio trofeo uscito in trionfo unitamente ad un bravissimo Jimenez Fortes nella sua evoluzione classica del modo di toreare
La Picassiana di Malaga del 14 08 2018 con tre grandi matadores come Antonio Ferrera, Miguel Angel PERERA e Sebastien CASTELLA che affrondavano i sempre difficili Fuente Yimbro, con allestimento curato dal pittore ed ex torero Loren Pallentier.
Bellissimi i costumi dei tre espadas, quello del matadores Perera colorati dalla figlia Carmen e dal figlioccio Oscar in onore allo spirito di libertà nel dipingere del grande Pablo Picasso.Tutte le tablas ed i burladeros erano coperti dai disegni di Loren che riprendevano tutte le mani dei grandi artisti della storia.
Una storica piazza francese come Bayonne il 14 agosto dello scorso anno, per esaltare le gesta in solitario di Daniel Luque con toros di Pedraza de Yeltes e, Puerto San Lorenzo ha creato una scenografia d’arte nello spirito del pittore catalano Joan MIRO colorando di blu il ruedo, il callejon, i burladeros ed i balconi e le gradas con la musica dell’Harmonie Bayonnaise e di uno straordinario quartetto di musicisti.
Grandissimi tori e grandissimo torero uscito in trionfo, nonché un pubblico che come sempre porta a casa emozioni autentiche vissute in un gradevole ambiente di arte e colore
Uno dei posti magici per assistere ad una Goyesca è senza dubbio Arles dove dal 2005 l’impresa organizzatrice ha iniziato un progetto di crescita culturale per la festa del riso di settembre, ed oggi rappresenta uno spettacolo credo unico al mondo.
La bellezza del colosseo romano, ogni anno, unitamente alle tablas e callejon ed alla sbbia del ruedo, viene vestito negli anni, dai tessuti disegnati dai più grandi pittori, decoratori, architetti contemporanei come Cristian LACROIX, Jp CHAMBAS, Lucien CLERGUE, jp FORMICA, Ena SWENSEA, Claude VIALLAT, LOREN P, Rudy RICCIOTTI,Marie HUGO, L. F. ESPLA, Hervè DE ROSA, Domingo ZAPATA.Nel 2019 la goyesca ha omaggiato Van GOGH, con una affascinante scenografia a tema.
Altra particolarità per questa goyesca è la musica. Per arricchire questo evento la corale di Arles con centinaia di coristi nel tradizionale costume della Camargue, una cantante soprano e la grande Orchestra Chicuelo che accompagna le faene dei toreri
L’augurio è che questo terribile periodo causato dal Corona Virus volga al termine e possiamo tornare con rinnovato entusiasmo alle nostre amate arene.
Remingway